Polveri, amianto e nanoparticelle al workshop Aiti-emergee
Polveri, amianto e nanoparticelle al workshop Aiti-emergee

Polveri, amianto e nanoparticelle al workshop Aiti-emergee

Polveri, amianto, fibre aerodisperse e nanoparticelle negli ambienti di lavoro: le conseguenze sulla salute dei lavoratori. Sono stati gli argomenti discussi nel workshop organizzato da AITI e AITI Servizi, in collaborazione con emergee, il 27 ottobre 2016  a Manno (Svizzera).

Polveri e amianto

Nicola Gatto (Mérieux NutriSciences ) ha iniziato i lavori illustrando la classificazione delle polveri, le azioni sugli organi bersaglio poste in relazione alla dimensione particellare, proseguendo poi con il tema delle polveri derivanti dalla lavorazione di legno duro. La seconda parte della relazione è stata dedicata alle fibre e alle fibre di amianto in particolare.  Un tema questo che continua ad essere molto importante, considerata la diffusione dell’amianto in moltissimi prodotti industriali (corde e spaghi, adesivi, materiali per edilizia, quadri elettrici, indumenti protettivi, etc) e la sua nocività. Infatti, sono purtroppo ancora molte le conseguenze nefaste dovute al suo impiego, conseguenze che perdurano nonostante la sua lavorazione sia stata vietata da molti anni. Le indagini di campo e di laboratorio sui materiali contenenti amianto richiedono estrema cautela e professionalità.

Nanoparticelle

Il workshop ha affrontato anche il tema delle nanoparticelle con l’intervento di Nicola Solcà (SPAAS Canton Ticino). Le nanoparticelle sono una delle innovazioni più interessanti per l’industria manifatturiera, perché la ridotta dimensione particellare consente nuovi utilizzi di sostanze e di elementi già noti, ma, d’altra parte, introduce nuovi alert dovuti alla scarse conoscenze delle possibili conseguenze. La ridotta dimensione consente infatti alle nanoparticelle di penetrare maggiormente negli organismi viventi e interagire con modalità non note.

La Svizzera ha un piano di azione che intende:

  • non limitare a priori le nanotecnologie, per non rinunciare ai vantaggi;
  • favorire la ricerca sulle potenziali problematiche relative a salute e ambiente;
  • responsabilizzare produttori e utilizzatori (nel 2007, 10 anni fa, circa 600 aziende hanno dichiarato di lavorare con nanomateriali).

Sicurezza sul lavoro

Siria Silini (Consulenze Geologiche e Ambientali SA) ha illustrato le basi legali svizzere in materia di polveri, amianto, fibre artificiali; in chiusura, l’intervento di Carla Marcolli (Ing. Sicurezza sul Lavoro) sul tema della salute e sicurezza in ambito professionale e non professionale, ha voluto essere uno stimolo di riflessione sulla stretta, e non sempre chiara, connessione dei due ambiti. Sfaccettature non secondarie dal punto di vista di HSE, direttori tecnici e responsabili della produzione intervenuti al workshop.