Gestione dei prodotti chimici: un caso studio
Gestione dei prodotti chimici: un caso studio

Gestione dei prodotti chimici: un caso studio

L’8 giugno scorso la Società Svizzera di Sicurezza sul Lavoro SSSL ha organizzato una giornata di studio a cui ha partecipato anche la nostra consulente HSE Franca Fardini.

Durante l’evento, tenutosi a Mendrisio, Fardini ha presentato un caso studio inerente la gestione dei prodotti chimici, ripercorrendo l’audit effettuato presso un’azienda del Ticino: una valutazione sul ciclo di vita dei prodotti chimici in azienda, dal momento dell’acquisto allo smaltimento come rifiuto, come prodotto esausto o come imballaggio vuoto contaminato.

“Il nostro è stato un approccio multidisciplinare – commenta Fardini – perché questo audit riguarda i temi della sicurezza, della salute e della protezione ambientale”.

Il mandato del cliente era di effettuare un audit legale ambiente e sicurezza sul ciclo di vita dei prodotti chimici in azienda e in seguito di costruire un database dei prodotti stessi.

L’audit legale pertanto:

  • ha preso in considerazioni le prescrizioni legali e le basi extra legali di riferimento in materia di salute, sicurezza, ambiente, merci pericolose per il trasporto, comprese le situazioni di emergenza;
  • ha tenuto in considerazione sia gli aspetti documentali che quelli operativi;
  • è stato svolto a campione (principio generale degli audit ISO 19011);
  • ha messo in evidenza possibili miglioramenti e non conformità;
  • ha consentito alla Direzione aziendale di conoscere la posizione dell’azienda stessa nei confronti della normativa.

La consulenza di emergee aveva previsto la suddivisione dell’intervento in sei fasi:

  1. Valutazione dell’esigenza di acquisto
  2. Controlli all’ingresso del prodotto in azienda
  3. Criteri di stoccaggio
  4. Movimentazione manuale e meccanizzata
  5. Utilizzo ed esposizione dei lavoratori
  6. Smaltimento

“Partire dalle esigenze di acquisto è importante – sottolinea Fardini – perché ancor prima che un prodotto venga introdotto in azienda è necessario capire cosa ne verrà fatto e di conseguenza quali pericoli potrebbe comportare e in quale entità. Ci siamo quindi adoperati prima di tutto per capire nello specifico dove i prodotti da inserire in azienda sarebbero stati depositati, se fosse stato necessario acquisire nuovi dispositivi di protezione, se questi prodotti avrebbero portato nuovi pericoli, ad esempio di incendio (e come affrontarli) ecc… Il percorso parte dall’esigenza di un nuovo prodotto chimico, e considera poi l’ingresso in azienda, lo stoccaggio e la movimentazione (che comunque avviene in tutte le fasi); a seguire c’è l’utilizzo da parte degli operatori e di conseguenza una fase di esposizione personale al prodotto. Infine si arriva allo smaltimento”.

Perché è importante impostare un processo di questo tipo? “Innanzitutto esistono delle prescrizioni cogenti che riguardano anche l’acquisto e l’introduzione di un prodotto chimico, soprattutto se si tratta di sostanze particolarmente pericolose. Le sostanze classificate come SVHC, ad esempio, sono sostanze estremamente preoccupanti, per le quali è richiesto un obbligo di valutare la possibile sostituzione. Questo è stato ribadito in una recente lista di controllo della SECO. Inoltre, per valutare i prodotti chimici in azienda c’è bisogno, come già detto, di un approccio multidisciplinare, che consideri quindi tanti punti di vista diversi della sicurezza (esempio: incendio, esplosione), della salute (esempio: esposizione dei lavoratori, manipolazione…) e dell’ambiente (cioè protezione delle acque sotterranee, smaltimento dei rifiuti, incidenti rilevanti).

Infine, la consulenza di emergee ha permesso di realizzare il Database dei prodotti chimici in azienda; uno strumento fondamentale per più aspetti, che contiene:

  • Un Elenco prodotti chimici importati / acquistati in Svizzera (importante ai fini dell’eventuale esigenza di annuncio nel Registro pubblico dei Prodotti RPC);
  • Le informazioni su sostanze SVHC / CMR (cancerogeni, mutageni, tossici per la riproduzione) / sostanze soggette ad autorizzazione o restrizione
  • Le informazioni sulle tipologie di utilizzo / gli Scenari Espositivi (per la valutazione conformità)
  • La classificazione GHS / ADR, lo stato fisico, il punto infiammabilità, altri parametri caratteristici
  • Le soglie OPIR
  • Le condizioni per lo stoccaggio (compresa la classe di stoccaggio, i gruppi di pericolo secondo OPChim, i requisiti per prodotti da conservare sotto chiave); le esigenze di protezione acque sotterranee (valori WGK); la possibilità di generare atmosfere esplosive
  • I limiti di esposizione professionale, gli organi bersaglio
  • I DPI associati all’uso del prodotto chimico
  • Il rimando ad istruzioni di lavoro

emergee è specializzata nelle consulenze in materia di tutela della salute, sicurezza sul lavoro e rischio chimico. Se la tua azienda ha la necessità di effettuare un audit di questo tipo contattaci: f.fardini@emergee.ch.